Se siete proprietari di un file od una directory potete impostare a vostro piacimento gli attributi o permessi. Il comando per far ciò su Linux è chmod, ecco come usarlo.
La sintassi di chmod, o meglio, cosa significano numeri e lettere è qui riportata:
0 = Nessun permesso | - |
1 = Esecuzione | (x) |
2 = Scrittura | (w) |
3 = Esecuzione + Scrittura | (xw) |
4 = Lettura | (r) |
5 = Lettura + Esecuzione | (rx , è la somma dei valori 1+4) |
6 = Lettura + Scrittura | (rw, 2+4) |
7 = Lettura + Scrittura + Esecuzione | (rwx, 1+2+4) |
Digitando il comando per vedere i permessi dei files presenti in una directory:
ls -l /home/pablo
(ls -l serve per sapere i permessi dei file in una cartella)
A primo aspetto si presenta in questo modo:
file_esempio -rw-rw-r 1 pablo users 8258 Dec 21 17:18 /home/pablo
I gruppi di lettere sono: utente proprietario (u=users), gruppo proprietario (g=groups) e resto degli utenti(o=others); il trattino prima delle lettere significa che è un file, se fosse directory sarebbe una "d".
Nell'esempio qui sopra si può notare che il proprietario ed il gruppo hanno il permesso di lettura e scrittura (rw) gli altri solo lettura (r), poi si vede il nome dell’owner (pablo), del gruppo (users), la dimensione in byte (8258), la data dell’ultima modifica ( 21 dicembre alle 15:18), ed infine dove risiede il file (/home
Cambiare i permessi con i numeri o con le lettere è indifferente
Ad esempio, se volessimo cambiare i permessi per il nostro file esempio digitando:
chmod 755 file_esempio
Otterremmo lettura, scrittura ed esecuzione per il proprietario( 7 o rwx) e lettura ed esecuzione per gl’altri(5 o rw.)