Ecco una breve panoramica delle strutture di controllo if, then ed else molto utilizzate in script su Linux, permettono ai programmi di decidere le azioni da fare.
Per fare script di shell in ambiente Linux e non solo ed anche con vari programmazione si usano strutture di controllo, esse servono a stabilire se si deve far compiere una determinata azione al programma e quando esso deve fare una scelta, ed anche più possibilità di scelta, oppure, se c'è una condizione e la deve fare.
Le principali strutture di controllo, che sono presenti in UNIX/Linux e in linguaggi di programmazione, come ad esempio il C, sono if, then ed else che stanno a significare "se, allora ed altrimenti" tradotte in italiano, tramite un esempio molto semplice ecco come funzionano queste strutture di controllo in uno script:
#! /bin/bash
if [ "$OSTYPE" == "XP" ]
then
echo "non male"
else
echo "molto meglio"
fi
exit 0
Praticamente, dopo aver copiato questo pezzo di codice di semplice comprensione in un nuovo file e dopo averlo reso eseguibile, ipotizzando di eseguire lo script di bash con Windows XP (cosa praticamente impossibile dato che non c'è la shell su Windows, normalmente), il risultato dell'output sarà "non male", altrimenti sarà "molto meglio!", ovvero SE (if) il sistema è XP ALLORA (then) digli "non male" ALTRIMENTI (else) digli "molto meglio".
Concludo l'articolo dicendo che come ho riferito questa è solo una breve panoramica che serve solo per far capire il funzionamento delle strutture di controllo if, then ed else, per approfondire ulteriormente le strutture di controllo, consiglio di dare una lettura e non solo alla guida della programmazione in bash di Pluto, è la versione non avanzata, è di semplice comprensione..